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«RM-Rivista», n.s., 9/I (2021)
E. Carletti
Religiones novae e notariato in Italia tra XIII e XIV secolo
Il contributo ha lo scopo di fornire al lettore alcune considerazioni sulle varie tipologie d’interazione tra notariato e religiones novae sorte tra XII e XIII secolo. In particolare si è voluto insistere sull’apporto del notaio nella produzione e conservazione documentaria dei nuovi gruppi religiosi, tenendo in considerazione le loro differenze e similitudini e gli sviluppi che li caratterizzarono nel corso del XIII e XIV secolo. Inoltre si è posta l’attenzione sulle modalità della costruzione di un rapporto di fidelizzazione tra comunità religiosa e notaio, dal quale poteva scaturire un particolare legame di tipo spirituale dagli esiti molto diversi: molti notai si fecero seppellire nelle nuove chiese, alcuni ne furono addirittura patroni, mentre altri si fecero frati, contribuendo a portare la cultura notarile entro le mura conventuali.
Parole chiave: Notaio, Frati, Città, Documento
The paper provides the reader with some considerations on the various types of interaction between notaries and religiones novae in late medieval Italy. In particular, it aims to clarify notary’s central role in the production and preservation of the new religious groups documents. Despite their differences and similarities, the developments that characterized the religiones novae during the 13th and 14th centuries could often produce a spiritual relationship with the local notaries: many of these were buried in the new mendicant’s churches, some helped building them, while others became friars, bringing the notary culture within the convent’s walls.

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